martedì 3 luglio 2012

Un anno di ebook reader; bilancio di tempi e prezzi

Un anno fa ero fiero di presentare il mio ultimo acquisto, un Cybook Opus della Booken, 5 pollici di schermo, eInk non pearl, leggero e maneggevole.
Oggi, a distanza di 365 giorni, posso permettermi di esprimere un'opinione completa - anche se, a dirla tutta, l'ideale sarebbe un follow up di almeno tre anni, ma anche un anno può essere indicativo. Ora ci arriviamo.
Facciamo così, se vi interessano le letture di un anno, l'equivalente economico, i bidoni e i tesori in cui sono incappato, allora potete leggervi questa prima parte che segue, "Un anno tra top e flop".
Se vi interessa il discorso "tecnologia" - iPhone, roba touch, tablet, iPad, e altri vassoi portavivande - potete leggervi la seconda parte del post, "Un'allegra giornata alla Mediaworld", in cui deliro un po' sui dispositivi elettronici.

Un anno tra top e flop

Ecco la lista completa delle letture a partire dal 3 luglio 2011. Laddove ho dato un parere personale, segnalo esplicitamente anche il link del post. I titoli delle opere evidenziati come link si riferiscono al sito ufficiale da cui reperire l'ebook.
  1. Assault Fairies, di Chiara "Gamberetta". Il primo vero epub, formattato perfettamente. Magari tutti gli ebook fossero così. Qui le impressioni. Prezzo: gratis.
  2. Address, di Glauco Silvestri. Il secondo ebook autopubblicato che abbia letto. Chiunque voglia altri ebook di Glauco, può navigare il suo sito, ne troverà altri; sinceramente, non c'è un motivo preciso che mi abbia portato a scegliere questo preciso racconto, ho scelto a caso. Qui le impressioni. Prezzo:gratis.
  3. The Dome, di Stephen King. Qui le impressioni. Prezzo cartaceo: 23,90 €.
  4. Le torri di cenere, di George R. R. Martin. Il primo racconto mi ha fatto cadere le braccia. Un sci-fi con una narrazione scarsina: forse avevo sopravvalutato Martin. L'ho interrotto, rimandando al futuro la lettura dei racconti scritti meno peggio. Prezzo cartaceo: 18,00 €.
  5. La grande caccia, di Robert Jordan. Dopo 7 anni dalla lettura del primo libro, mi sono detto: "Perché no? Diamo un'occhiata al secondo, magari leggo tutto il ciclo". No, un inizio tremendo, narrazione blanda e noiosissima. Abbandonato. Prezzo cartaceo: 18,50 €.
  6. Addio alle armi, di Ernest Hemingway. Mi era piaciuto Il vecchio e il mare, e poi Hemingway è uno dei migliori scrittori al mondo. Ho deciso di leggere questo classico, ma a una cinquantina di pagine dalla fine ho abbandonato. Narrazione autistica, non era percepibile lo stato emotivo del protagonista - al punto che quando viene colpito alla gamba da una granata non è chiaro se stia soffrendo o cosa, e con le donne non si capisce se prova qualcosa o meno - né un qualsiasi tipo di climax. Non dico che sia brutto, lo stile è ottimo, ma l'ECG della storia è pressoché piatto, qualche ondina di tanto in tanto, poi nulla di che. Mi son ripromesso di leggerlo in futuro, o magari di cambiare opera. Prezzo cartaceo:9,50 €.
  7. Il dillema di Drizzt, di R. A. Salvatore. Iddio ce ne scampi. Ma dovevo fare una prova. A parte la formattazione scarsissima dell'ebook, non si può leggere. Prezzo cartaceo: 13,00 € circa.
  8. L'apprendista assassino, di Robin Hobb. Partiva male, poi però si riprendeva. Poi cadeva di nuovo in basso, poi di nuovo qualcosa me lo faceva rivalutare. Alla fine gli elementi negativi hanno superato i positivi, e ho pensato di avere di meglio da leggere. Prezzo cartaceo: 9,90 €.
  9. I giardini della Luna, di Steven Erikson. L'avevo cominciato anni prima, l'ho terminato sul lettore l'anno scorso. Qui le impressioni. Prezzo cartaceo: 18,00 €.
  10. La dimora fantasma, di Steven Erikson. L'inizio non motiva alla continuazione. Lettura sospesa ed eventualmente rimandata per disponibilità di altre letture (migliori). Prezzo cartaceo: 18,90 .
  11. Ash, una storia segreta, di Mary Gentle. Gamberetta ne parlava bene, lo stile era buono, la struttura narrativa di meno. Il pretesto della verità storica (fake) attraverso il materiale mandato via mail è noioso, dà solo fastidio, interrompe la storia. Inoltre alcune trovate nella trama sono da facepalm. Ho rimandato un'eventuale continuazione al futuro. Prezzo cartaceo: 14,50 € un volume, non so gli altri: ipoteticamente, moltiplicare per 4.
  12. La guerra contro gli Chtorr, di David Gerrold. Qui le impressioni. Prezzo cartaceo: 18,00 € (tomo paperback con i restanti capitoli della saga - credo).
  13. Marstenheim, di Angra. Per il vostro dispiacere, una serie di sfortunati eventi mi ha portato a leggerlo a più riprese, e in pratica alla fine non ho più scritto alcuna impressione. Rimedierò assolutamente, non appena avrò tempo - ma sicuramente una riletta gliela do: dopo un anno si dimenticano tante cose. Inutile dirlo, ottima opera. Come parere mi ritrovo abbastanza nella recensione di Tapiro. Prezzo: gratis.
  14. Zodd - capitoli I e II -, di Zweilawyer. Fantasy classico, come piace a me. Se il maledetto autore si decide a completare l'opera una volta per tutte, magari invece dei primi due capitoli potrò comprarmi l'ebook intero e rompervi le scatole con un mio solito post di opinioni.
  15. Il colore della magia, di Terry Pratchett. Se l'avessi letto all'epoca in cui leggevo Tolkien e Terry Brooks, non l'avrei apprezzato. Qui le impressioni. Prezzo cartaceo: 8,60 €.
  16. La luce fantastica, di Terry Pratchett. Prezzo cartaceo: 7,65 .
  17. Pride and prejudice and zombies, di Seth Grahame-Smith. Qui le impressioni. Prezzo cartaceo: 15,00.
  18. Abraham Lincoln: vampire hunter, di Seth Grahame-Smith. Qui le [stesse] impressioni. Prezzo cartaceo: 14,60 €.
  19. Leviathan Rising, di Jonathan Green. Prezzo cartaceo: 7,99 $. Prezzo ebook Amazon: 5,44 $.
  20. Satan Burger, di Carlton Mellick III. Fico e tutto il resto, ma a metà mi ha un po' annoiato: punkettoni che stronzeggiano in giro senza alcun motivo. Sospeso e rimandato a un possibile futuro. Prezzo:13,95 $.
  21. Le porte di Anubis, di Tim Powers. Qui le impressioni. Prezzo cartaceo: 6,20 €. [Attualmente non si trova da nessuna parte]
  22. Fuoco nella polvere, di Joe. R. Lansdale. Scopro ora di non aver mai scritto alcuna impressione a riguardo. Oibò, devo essermi dimenticato. Gran bel romanzo. Prezzo cartaceo: 9,90 .
  23. Soffocare, di Chuck Palahniuk. Capolavoro. Qui le impressioni. Prezzo cartaceo: 10,00 .
  24. La spada del destino, di Andrzej Sapkowski. Qui le impressioni. Prezzo cartaceo: 15,30 .
  25. Il re degli alberi, di Greg Keyes. Qui le impressioni. Prezzo cartaceo: 18,50 .
  26. Mistborn, L'ultimo impero, di Brandon Sanderson. Qui le impressioni. Prezzo cartaceo: 22,00 .
  27. I guerrieri del ghiaccio, di George R. R. Martin. Qui le impressioni. Prezzo cartaceo: 19,00 .
  28. Donne, di Charles Bukowski. L'ebook verso la fine era rovinatissimo, illegibile. Poco male: a metà opera mi sono reso conto che la storia non stava andando da nessuna parte. Ma non fosse stato per l'ebook scarso, avrei finito quelle poche decine di pagine rimanenti. Non vedo l'ora di leggere altra roba del vecchio zozzone. Prezzo cartaceo: 16,00 .
  29. Cavie, di Chuck Palahniuk. Qui le impressioni. Prezzo cartaceo: 10,50 .
  30. La morte di Ivan Il'ic, di Lev Tolstoj. Qui le impressioni. Prezzo cartaceo: 7,50 .
  31. Norwegian wood, di Haruki Murakami. Qui le impressioni. Prezzo cartaceo: 12,00 .
  32. Io sono Helen Discroll, di Richard Matheson. Qui le impressioni. Prezzo cartaceo: 9,90 .
  33. Ristorante alla fine dell'universo, di Douglas Adams. Qui le impressioni. Prezzo cartaceo: 9,50 .
  34. Le cinque stirpi, di Markus Heitz. Qui le impressioni. Prezzo cartaceo: 19,90 .
  35. Il tempo del buio, di Barbara Hambley. Qui le impressioni. Prezzo cartaceo: forse circa 10,00 . Attualmente introvabile.
  36. Il raccoglitore di anime, di Alan Campbell. Qui le impressioni. Prezzo cartaceo: 18,60 .
  37. Il mondo perduto, di Arthur Conan Doyle. Qui le impressioni. Prezzo cartaceo: 8,90 .
  38. La nube avvelenata, di Arthur Conan Doyle. Qui le impressioni. Prezzo cartaceo: sconosciuto, forse fuori produzione. Prezzo ebook: da BOL.it 0,49 . , da Amazon 0,63 $.
Questi sono più o meno tutti i romanzi letti o leggiucchiati e abbandonati sul lettore.
Un'altra manciata non è mai stata letta, alcuni perché troppo corrotti nella conversione, altri perché semplicemente non mi piacevano.
La somma di tutti i prezzi (con riferimento al "tariffario" di IBS) dei suddetti romanzi in edizione cartacea ammonta a 454,18 . Piccola nota: ho escluso del materiale didattico dell'università, principalmente slide dei docenti, che ho caricato sul lettore per comodità, al posto di portare delle fotocopie in giro per ogni uscita. Non è molto rilevante perché si parla di materiale da studiare, quindi da sottolineare, farci i disegni accanto, risottolineare, evidenziare, ecc. Devo ammettere però che le slide su un argomento dell'ultimo esame le ho studiate principalmente dal lettore, visto che era poca roba, apprendibile nelle sedute "fisiologiche". If you know what I mean. E fotocopie e libri, a ogni viaggio nello zaino, si rovinano, gli angoli si smussano, gli oggetti all'interno entrano tra le pagine e le sgualciscono, eventuali penne scoppiate macchiano i bordi ecc.
Quindi, 454,18 sacchi, sacco più sacco meno, per una ipotetica caterva di carta che occupa spazio (e che genera vermetti). Alberi abbattuti, lesioni gratuite ai polmoni del mondo.
Circa 17 romanzi non mi sono piaciuti fin dall'inizio: alcuni li ho interrotti già dalle prime 10 pagine, altri li ho letti fino oltre la metà, alcuni fino a 20-30 pagine dalla fine. Facendo un calcolo con un'approssimazione vaga per quel paio dal prezzo in dollari, se avessi comprato i romanzi che non ho finito, che non mi sono piaciuti, che mi hanno stufato ecc., avrei speso 276,2 euro. 454,18 [totale] - 276,2 [romanzi sgraditi] =177,98 euro. Questa sarebbe la spesa corrispondente all'investimento per i libri migliori (anche se bisognerebbe togliere gli autopubblicati, gratuiti). Su 38 romanzi che volevo leggere "solo" 21 mi hanno soddisfatto al punto da portarmi a terminare la lettura.
Ma parliamo di carta, di hardcover e dove possibile pseudo-paperback (pseudo visto i prezzi). Dei libri che ho letto sul lettore, quasi tutti li avevo a disposizione materialmente. Alcuni (per esempio, I giardini della Luna) ce li avevo da anni e non li avevo ancora finiti, altri (Le torri di cenere, Donne, ecc.) li avevano dei miei amici e potevo benissimo chiederli in prestito - alla vecchia maniera. Altri ancora sono dei classici, reperibili gratuitamente ovunque sul web - e non so per quale ragione, alcune case editrici osano vendere a prezzi indecenti.
Pur volendo lasciar perdere il discorso della salvaguardia del pianeta, e tralasciando anche la questione della disponibilità di spazio per poter tenere tutti i libri, quello che penalizza l'attuale mercato librario è il costo sproporzionato del libro. Testi scientifici, che richiedono revisioni e competenze che si pagano a caro prezzo (un correttore di bozze guadagna 50 cent a cartella, nei fatti anche meno; un correttore di bozze per testi scientifici arriva a 5 euro a cartella, pare), arrivano a costare quanto se non meno della più "banale" narrativa, letteratura d'intrattenimento. Per non parlare degli ebook: non si può vendere un file a un prezzo equivalente a quello del libro materiale scontato del 33%-50%: esistono costi di distribuzione, produzione e simili che non coinvolgono gli ebook, e non solo: la maggior parte delle case editrici che trattano cartaceo produce gli stessi ebook illegibili che si trovano in p2p. Praticamente, l'acquirente paga per un lavoro non fatto.

Quindi, ricapitolando, avendo pagato l'ebook reader 111€ e avendo letto l'equivalente cartaceo di 177,98€, riprendendo il discorso di Gamberetta col suo primo eReader: se anche dovesse rompersi in questo esatto momento, l'acquisto sarebbe stato comunque un affare, perché non solo il totale di libri (belli) pareggia l'eventuale spesa cartacea, ma mi avrebbe fatto risparmiare 67,98!

***

Un'allegra giornata alla Mediaworld
Tratto da una storia di vita vera vissuta per finta [cit.]

Due giorni fa sono andato al centro commerciale unicamente per usufruire dell'aria condizionata - gli appartamenti universitari, come si sa, sono sprovvisti di ogni bene voluttuario. Ne ho approfittato per fare un salto alla Mediaworld - non per perdere tempo al reparto retard -, cercando, come al solito, gli ebook reader.
Ebbene, pare che io abbia comprato, l'anno scorso, l'ultimo vero ebook reader. Quelli successivi che volevano spacciare come tali erano dei dispositivi di marche coreane o teutoniche, a LCD a colori, e stuff like that. Delle cagate.
Inutile dire che non esiste un reparto eReader. Ad ogni modo, pur non avendo mai provato altri eReader migliori del mio, ho voluto provare a fare un paragone con quello che c'era.
Ebbene, tra i tablet (sigh) c'era un Asus Eee reader DR-900.

Non ho idea di che ebook sample vi fosse caricato: ad ogni modo, sto facendo spam gratuito - spero di essere ricompensato

Sono ben 9 pollici per quasi mezzo kilo di peso. La cosa "buona" è che è touch (per i feticisti imbrattaschermi), la cosa brutta è che non entra in tasca: è più un dispositivo da zaino. Pur volendo portarlo in giro, il luogo più adatto sarebbe una borsa ampia. Ah, e c'erano solo 3 opzioni di zoom, contro i più di 10 dell'Opus. Ma non l'ho esaminato approfonditamente. Ad ogni modo, difficilmente comprerei un affare cosigrosso.
Nel reparto retard c'era l'iPad (non chiedetemi quale, credo fosse il 2).

Volevo catturare l'animazione della pagina che si piega mentre la volti, ma o per qualche bug grafico o perché non lo so usare io, la pagina non voleva saperne di farsi voltare.

Pregiudizi a parte per i prodotti molto costosi e poco utili, il primo NO più importante per la lettura su iPad è l'illuminazione. La foto non rende, e vi dico perché: l'illuminazione dell'iPad è tale da far settare automaticamente la mia fotocamera a illuminazione a giorno, così da ridurre la luminosità della foto e far sembrare il tutto velato da una luce soffusa. In realtà quell'angolo era pieno di fari e faretti: il bianco dello schermo era accecante.
Ok, si può ridurre la luminosità. Ma il problema è sempre la reotrilluminazione: per quanto minima tu possa tenerla, così come nei monitor dei computer, ti brucia tutto il decorso del nervo ottico fino a incenerire la corteccia striata ed extrastriata. True story.
Illuminazione a parte, quell'affare non riuscivo a tenerlo in mano. Scottava, al pari del mio piccolo netbook che in questo periodo, con 30°C nell'ambiente, ovviamente si surriscalda oltremodo ed è impossibile toccarlo sul lato inferiore.
In pratica, il mio Cybook Opus è comunque migliore (per ragioni pratiche, funzionali ed economiche, e sempre secondo il mio modesto parere) dei tablet, dell'iPad, e può competere con altri eReader. Certo, ce ne sono di migliori (schermi e-ink pearl, dizionari integrati, funzione touch), ma ce ne sono anche di tremendi (l'Asus sopracitato non è cosi tremendo, anzi, a parte le dimensioni e il touch un po' testardo, sembra decente), come quelli TrekStor o surrogati non e-ink.
Per finire, mentre mi avviavo verso l'uscita della Mediaworld, non potevo non dare un'occhiata al reparto libri. Ok, sì, la solita roba in hardcover a prezzi esorbitanti, ma non solo. Se alcuni anni fa potevo trovare i seguenti libri allo stesso prezzo solo ai mercatini dei libri usati, ora non è più così:

Non si tratta di grandi opere della letteratura, ma costano comunque poco.

Edizioni paperback a 2,90 sacchi: a questo prezzo, la scelta dell'eReader sarebbe giustificata solo per la comodità (i.e., portare con sé centinaia di romanzi in una sola volta in 150g di dispositivo, poter mantenere la pagina da leggere senza dover stirare le curve causate dalla rilegatura, impossibilità di rovinare il romanzo - bordi, angoli, pagine - all'interno di zaini e borse). Senza contare che, a 2,90, stai comprando perlomeno un prodotto tangibile: un ebook allo stesso prezzo, secondo me, non ha motivo di esistere, ma è solo un mio parere.
Le case editrici che fanno paperback economici sono poche, come la Piemme e, se non ricordo male, anche la TEA. Onore alle case editrici che tengono i prezzi bassi.
Una domanda legittima che mi si fa è: Ma adesso non comprerai più libri?
La risposta più ovvia è: Se ci sono libri che voglio assolutamente leggere ma che non si possono né scaricare dal web, né comprare come ebook, allora ovviamente vado in libreria. Ci sono diversi libri, soprattutto nel campo della saggistica, che non si trovano nemmeno in libreria, e ordinarli è una sfida.
Ma a parte i libri introvabili, se sono in vacanza e trovo una bancarella di libri usati (ultimamente tali bancarelle rivendono libri nuovi a prezzo pieno, cambia solo la "location"; rimpiango i bei vecchi tempi, in cui trovavo i vecchi fantasy di Weis & Hickman o altra roba pulp a 2-3), può accadere che me ne piaccia qualcuno e, perché no, me lo compro. O può capitare che andando al mare, dia un'occhiata all'edicola più vicina alla spiaggia e vi trovi qualche interessante paperback economico da torturare con le mani umide di acqua marina, tra un bagno e l'altro.

Sono soddisfatto del mio lettore; ha rivoluzionato il mio modo di leggere, mi ha permesso di leggere di più nonostante esami, laboratori, tesi ecc. Una volta mi era impossibile finire più di un paio di libri a stagione, e potevo dare il massimo solo d'estate.
Nonostante il lettore, durante quest'anno mi sono comunque trovato a leggere del cartaceo. Per il compleanno o per altre evenienze, un (buon) libro in regalo è sempre la scelta migliore.
Per concludere: consiglio l'acquisto di un eReader?
Decisamente sì.
E ora vi lascio con una perla, trovata alla Conad del centro commerciale:

La Troisi e Paolini si trovano nel posto che gli spetta. Tra Topolino e Winnie the Pooh. Per una volta, chi ha sistemato i libri per categorie non ha commesso il solito errore. Aumentate lo stipendio del caporeparto! Farà strada!


P.S. Tanti auguri mio piccolo Opossum! ^_^

9 commenti:

Simone ha detto...

Io non ho capito: ma gli ebook non li paghi?

Simone

Federico Russo "Taotor" ha detto...

@Simone, certo!

Anonimo ha detto...

Io ho il Cybook Gen3 da un anno e mezzo e mi ci trovo benissimo! :D Certo, ce ne sono di migliori, ma finché dura mi accontento...

Riguardo ai libri cartacei a prezzi bassissimi: ottima cosa! Ma solo se si tratta di speciali edizioni economiche. La Newton Compton tende a tenere bassi anche i prezzi delle dizioni normali, risparmiando però sull'editing (anche al livello di correzione bozze). Insomma, tutto dipende da dove si va a risparmiare per abbassare il prezzo...

Anonimo ha detto...

Articolo interessante, magari ne faccio uno anch'io così. Ma dovrò parlare di un anno e mezzo invece che di un anno, tanto è il tempo trascorso da quando ho cominciato a utilizzare un e-reader (all'inizio era quello di Siobhàn, sistematicamente scroccato perché leggo tre volte i libri che legge lei x°D).

Comunque i prezzi degli ebook stanno scivolando verso qualcosa di dignitoso. I libri di Bizarro Fiction in genere me li porto a casa con un prezzo attorno alle 6 Euro, che è ancora altino ma piscia in faccia alle 15-20 (se non più) a cui ci aveva abituato il cartaceo. Classici di autori morti ma ancora sotto copyright, come Vonnegut, Golding o Vance, te li puoi portare a casa in digitale con prezzi compresi fra i 3 e i 6 Euro.

Federico Russo "Taotor" ha detto...

@Michele: non vorrei dire una cavolata, ma temo che molte case editrici tengano i prezzi alti non a causa di spese, ma proprio per avere un maggior guadagno e basta. Ci provano, insomma. :-/
Magari non è così, ma non saprei spiegarmi certi prezzi assurdi.

@Tapiro: la mia frequenza di lettura è bassina; sicuramente un tuo parere porterebbe dei dati ancora più interessanti, a livello di costi e numero di roba letta.

Ora che ci penso, inviterei chiunque abbia un eReader a fare un post su questa scia. Sarebbe bello vedere un po' i diversi pareri, poi ogni post fornirebbe informazioni utili agli indecisi o scettici, e magari potrebbe avere un - seppur minimo - impatto sul marketing del digitale.

Anonimo ha detto...

Oh, sì, è ovvio che certi prezzi assurdi siano dovuti all'eccessiva avidità. Ma quando tagliano i prezzi sul cartaceo, le CE mica diminuiscono i soldi che ricevono! Il guadagno per loro non cambia, semplicemente risparmiano sull'editing o danno la percentuale minima all'autore. Salvo eccezioni, ovvio. Col digitale le CE tengono spesso prezzi assurdi perché ne approfittano per prendersi più soldi. Inoltre alzano pure la percentuale data all'autore, cosa che potrebbe sembrare molto buona, se non fosse che spesso è solo una scusa per alzare il prezzo e tentare di ostacolare il mercato ebook (strategia tipica delle grandi CE italiane).

Comunque sì, appena avrò un po' di tempo farò anch'io un post simile ;)

emica ha detto...

Uhm, se ti interessa un commento sull'e-reader Asus DR-9oo, io ce l'ho. Ho dovuto prenderlo per forza perché ho problemi di vista e non sopporto gli schermi piccoli T_T Devo dire che è vero che non è esattamente portatile, però considerando che se esco con una borsa piccola vuol dire che devo fare solo una passeggiata/la spesa e quindi non ho di certo occasione di leggere, quello è il male minore. Ha però un paio di difetti: 1)lo schermo è troppo grigio, anche perché è appunto in scala di grigi e non e-ink. Di solito se non c'è tanta luce leggo con una lucetta da libro. 2) quando sottolinei un e-book s'impalla di brutto. Ora, questa funzione mi serve relativamente, però è una cosa antipatica. Alla fine dei conti, lo consiglio solo alle talpe come me. Ah, l'e-book che c'era caricato è "Uccidila", di Marco Croella. C'è anche sul mio ma non so ancora che bestia sia x'D

Federico Russo "Taotor" ha detto...

@emica: la cosa buona dell'Asus mi pareva proprio lo schermo spazioso (anche se ci si rimette in comodità) e soprattutto il dizionario. D'altro canto, sì, ho notato anch'io che proprio la funzione touch sia un punto debole, tant'è che mentre lo provavo ho preferito usare i tasti per risparmiare tempo. E' un peccato, perché l'unica cosa che personalmente rimpiango, del mio Opus, è proprio l'assenza di dizionari. Leggo poco in inglese proprio perché se per ogni pagina ci sono 3-4 termini che non conosco, è una scocciatura dover cercare su Google o sul dizionario. Con i dizionari integrati invece è tutt'altra cosa - costituisce un grande vantaggio, e oltretutto aiuta a migliorare la conoscenza della lingua.



P.S. Dovrò editare quest'articolo, perché:
==
(...) ma ce ne sono anche di tremendi (...), come quelli TrekStor o surrogati non e-ink.
==
ancora non era uscito il Trekstor Pyrus.

emica ha detto...

Sì la cosa del dizionario è un indubbio vantaggio, solo che mi sono mortificata quando ho sentito che il kindle ha invece non so quanti meravigliosi dizionari integrati, mentre l'asus appunto ha solo quello d'inglese, che non è nemmeno tanto "fornito", nel senso che certe parole non le ho trovate. Una bella cosa era la custodia in similpelle tipo agenda compresa nel prezzo.